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Ripopolamento di Pinna nobilis a Caorle: il progetto TREcap e l’impegno del Gruppo Sommozzatori

Un’azione concreta per salvare la Pinna nobilis dall’estinzione

Pinna nobilis, il più grande mollusco bivalve del Mediterraneo, è oggi una specie a rischio critico di estinzione. A causa di una devastante epidemia causata da agenti patogeni, questa specie – che può superare il metro di lunghezza e vivere fino a 20 anni – ha subito un crollo numerico in gran parte del suo habitat naturale.

Per contrastare questa drammatica situazione, è nato il progetto interregionale TREcap (TREzze, tegnue e ambienti marini dell’alto Adriatico: capitalizzaione), finanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera Interreg Italia–Slovenia e sostenuto da enti scientifici come il CNR, OGS, Università e partner territoriali.

L’Oasi Marina di Caorle tra i siti strategici del ripopolamento

Uno degli interventi più rilevanti del progetto TREcap si sta svolgendo presso l’Oasi Marina di Caorle – Tegnùe di Porto Falconera, un’area protetta di grande valore biologico. Qui, nel marzo 2025, è stato realizzato il primo reimpianto sperimentale di esemplari di Pinna nobilis in Adriatico, un passo cruciale per il futuro della specie.

Il sito marino dell’Oasi è stato autorizzato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e dalla Regione Veneto come sito ufficiale per il reimpianto, grazie alla ricchezza dei suoi habitat marini e alla presenza delle caratteristiche formazioni rocciose sommerse.

Purtroppo durante il monitoraggio subacqueo effettuato in data 29 aprile u.s., i nostri operatori hanno rilevato il danneggiamento di alcuni trapianti e la perdita di un esemplare, presumibilmente a causa dell’ancoraggio di imbarcazioni o dell’utilizzo di attrezzature da pesca in area vietata (ami e lenze).

Il supporto fondamentale del Gruppo Sommozzatori di Caorle

Il Gruppo Sommozzatori Caorle partecipa fin dalla costituzione dell’Oasi di porto Falconera a progetti di ricerca scientifica per approfondire la conoscenza degli ecosistemi marini e sviluppare nuove tecniche di conservazione. La collaborazione con Istituti di Ricerca e università permette di ottenere dati preziosi per la gestione sostenibile delle risorse marine.

Questo esempio virtuoso di collaborazione tra scienza e territorio dimostra quanto le comunità locali possano diventare protagoniste della conservazione ambientale.

Intrerreg Italia-Slovenija

TREzze, Tegnue e ambienti marini dell’Alto Adriatico:Capitalizzazione

Appello alla Tutela

L’Oasi Marina di Caorle / Tegnùe di Porto Falconera è sito di reimpianto autorizzato di Pinna nobilis.

È vietata ogni forma di pesca e ancoraggio nell’Oasi, come da Ordinanza dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Caorle N. 46/2018.

La Pinna nobilis è protetta da normative italiane ed europee ed è di elevato valore ecologico.

  La collaborazione di chi vive il mare – pescatori, diportisti, subacquei e turisti – è fondamentale per non vanificare gli sforzi di tutela e ripopolamento in corso.

Un patrimonio da difendere, un futuro da costruire

La biodiversità sommersa di Caorle rappresenta un patrimonio inestimabile per il territorio e una risorsa ecologica di valore internazionale. Le Pinna nobilis, le tegnùe, le praterie di fanerogame marine e le tante specie associate costituiscono un ecosistema unico, fragile e prezioso. Il progetto TREcap, sostenuto da istituzioni e realtà locali come il Gruppo Sommozzatori Caorle, non è solo un’azione scientifica: è un gesto concreto di speranza per il Mediterraneo. La protezione della Pinna nobilis è una sfida collettiva che richiede rispetto delle regole, consapevolezza e impegno condiviso.